sabato 26 ottobre 2013

4 Settimane Dopo

Un resoconto delle prime 4 settimane kyotesi... le cose più strane e quelle che più mi hanno colpito?

  • La prima cosa che colpisce è ovviamente la pulizia, l'ordine e l'organizzazione delle strade giapponesi, dei quartieri, delle strutture in generale (stazioni, poste, uffici in generale...), le auto che brillano (ognuna ha il proprio box auto o parcheggio custodito), non esistono auto parcheggiate a più non posso affianco e sui marciapiedi come in Italia... Ma vedendo le mie varie foro, tutto ciò si nota immediatamente.

La pulizia di una normale stazione giapponese
  • Gli odori sono un'altra cosa che noti subito, molto diversi dai nostri: odore di cibo ovunque, i banchetti o i ristorantini sono davvero ovunque... non sono forti, ma comunque decisi, tutto ha una "base" di salsa di soia, fumi di cottura di pesce, carne... nessun odore di cipolla in giro, per fortuna, o di aglio! Poi ancora, l'odore del tatami (il pavimento in paglia di riso), molto intenso e piacevolissimo, l'odore di ginger (che mettono ovunque), l'odore fortissimo di cedro dei saponi e dei detersivi, e il profumo della vegetazione che si avverte anche in pieno centro e lontano dai boschi, perché si trovano davvero in qualunque strada o stradina alberi o fiori.
  • I giapponesi: sarà che sono a Kyoto, e si dice che la popolazione del Kansai sia più aperta e simpatica rispetto ai Tokyesi, ma posso davvero dire di aver incontrato solo gente disponibile e gentile: ti accompagnano direttamente in un luogo se ti perdi o non lo trovi, a volte ti salutano per strada anche se non li conosci (i vecchietti soprattutto), cercano di rispondere e soddisfare qualunque richiesta. Se entri in stretto contatto, noti subito la loro curiosità e voglia di aprirsi alle nuove cose ed esperienze, domandano, chiedono i particolari, come dei bambini. Quando si sfilano il vestito di formalità (che usano nei rapporti di lavoro o se non ti conoscono), diventano diretti e quasi ingenui, ti domandano cose che per un italiano potrebbero risultare "fuori luogo" o che non faremmo mai per pudore o perché "chissà che può pensare chi mi ascolta". Infine, sono molto diretti, non girano attorno ad un discorso, ma se vogliono una cosa te la dicono subito, magari con un po' di imbarazzo, ma te la dicono. Se gli/le stai simpatico lo capisci subito, sennò non ti considerano proprio. Se gli/le piaci, non si fanno tanti problemi, lo si capisce subito e ti chiedono un contatto o comunque agiscono.
  • I vecchietti: sono ovunque, un sacco, anche "super" vecchietti, tutti un po' curvi o, al contrario, pimpanti in bicicletta.


  • I conbini (market aperti 24/24), anche loro sono ovunque e ti salvano il sederino in qualunque ora della giornata: si trova tutto l'occorrente per sopravvivere (cibi pronti, snack, bevande, caffè, latte, saponi e accessori simili, riviste, prese elettriche, quaderni...)


  • La passione dei maschi per le tette e per i pachinko. Ogni edicola o conbini ha in primo piano riviste con donnine molto formose (cosa rarissima da trovare per strada) e relativi uomini che sfogliano interessati. Le strade invece sono piene di pachinko (tipo le sale slot di cui Milano è piena, ma illuminatissime e piene di uomini/ragazzi che fumano e giocano a queste specie di flipper/slot machine), edifici pieni di luci e lucine e cartelloni con personaggi degli anime o donne formose sorridenti, ognuno con mega parcheggio e omino all'uscita che indirizza, con manganellino luminoso, il traffico in entrata/uscita.


  • La maniacale passione per l'Italia o per la Francia: numerosissimi i locali e ristoranti italiani/francesi e negozietti di oggettistica con nomi francesi o italiani, anche se molte volte sono un po' confusi: non è raro vedere locali di cucina italiana con nomi francesi e viceversa (Osteria Italiana L'etoile de Mar...). Quando dico ad un giapponese di essere italiano, fa l'espressione "nooo ma davvero???", e partono le domande... (le ragazze italiane sono venerate dai giappo).

Panzerotti pomodoro e mozzarella + caffè (acqua sporca). ;)
  • La mia autostima sale sempre più in alto. Sarà che i giapponesi non siano proprio bellissimi e altissimi, ma ogni volta che cammino per le strade vengo sistematicamente fissato e squadrato da molte ragazze e donne (anche molto belle), che poi timidamente abbassano lo sguardo quando le noto. Che dire, ragazzi italiani, fateci un giro ogni tanto ;) 

Non avrò beccato il gruppo giusto (ragazzine più che ragazze
o donne), ma le giapponesi sono davvero belle.

  •  Ogni cosa è un cartone: cartelli pubblicitari, indicazioni, informazioni per strada e sui mezzi, con omini con le tipiche facce ed espressioni da manga.


Ma ci sarebbe troppo da scrivere... questo è quello che mi viene subito in mente. Magari aggiungerò altro nella seconda puntata, più in avanti ;)

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