domenica 16 febbraio 2014

Odissea parte 4: Tokyo, capsule hotel, terremoto, karaoke e shinkansen.

O mio dio quante cose stanno succedendo in questo viaggio che proprio mmh veramente mmh non lo so proprio... il nostro eroe è rimasto bloccato una notte in aeroporto, il giorno dopo ha deciso di scappare a piedi verso la città più vicina per non dormire ancora una nuova notte per terra, trova un treno verso una città ignota dove finalmente riposa in un albergo; il giorno dopo arriva a Chiba da dove... ma ora osserviamo con attenzione l'ultima puntata di questa odissea:

Dalla stazione di Chiba faccio il biglietto per Ueno, la stazione principale di Tokyo, ma non senza fatica riesco a districarmi tra le varie tratte, i diversi treni (locale, semiespresso, espresso, espresso speciale, espresso supermegagalattico) e soprattutto il cambio nella giusta stazione dove prendere la coincidenza. 
Ma, finalmente, verso le 5 sono a Tokyo! 





Prima cosa che faccio è prenotare lo shinkansen per Kyoto per il pomeriggio successivo, unico modo per tornare a casa poiché, ovviamente, l'aereo è già andato perso... ma che lacrime per il mio portafoglio :(
Benché finalmente a Tokyo, la stanchezza è a livelli elevatissimi, lo stress dei giorni precedenti, i continui sali e scendi sui treni e il freddo influiscono sul mio fisico, quindi l'unico mio pensiero è rivolto ad un letto... prendo la metro e arrivo a Shinjuku, dove so che ci sono vari capsule hotel, il modo più economico per dormire a Tokyo.



Per fortuna ho un buon senso dell'orientamento, consulto velocemente una mappa in stazione e dopo un po' mi ritrovo nel cuore del quartiere del divertimento Tokyese! 





Palazzoni e grattacieli ammassati l'uno accanto all'altro pieni di luci e di insegne che indicano i vari locali nei differenti piani, gente ubriaca alle 9 - 10 di sera che passano da un izakaya ad uno dei 1.000 karaoke nella zona (il giorno dopo è festa nazionale quindi tutti fuori a divertirsi), chi urla, chi ride, ragazze in tacco 20 con cosce di fuori che barcollano, ragazzi che si abbracciano e si sorreggono.
Ad un certo punto mi ritrovo nella zona dei night club e vengo fermato da 7 o 8 persone (per di più uomini di colore) che mi chiedono in inglese circa la stessa cosa: "ehi where are you going?" "to sleep!" "don't you want to have fun before? Do you like japanese girls? Come with me, 25.000 yen sex for 1 hour, very beautiful girls!!" 
All'inizio controbatto "noo dai sono stanco la prossima volta..." oppure "Takai desu ne!!" (troppo caro!!) Ma dato che non si scrollano, con gli ultimi uso la tattica "I'm sorry, I already had fun, now I'm tired, no more energy!"
Finalmente dopo un vagare di quasi un' ora trovo un capsule hotel abbastanza economico, 3.800 yen. Mi ci fiondo.





Nella struttura risuona una canzoncina tipo ninna nanna, ma devo ammettere che sono un po' nervoso, è una situazione un po' strana, sono in mezzo a salary man in accappatoio e pigiama, qualcuno nudo, col viso distrutto dalla routine Tokyese, e soprattutto non so se sono comodi o no sti loculi dove infilarmi e dormire... per fortuna scopro che non sono poi così piccoli, c'è spazio per respirare... ma non quello per i miei piedi, che rimarranno fuori dalla capsula per tutta la notte!
Mangio i miei 2 onigiri comprati al conbini, mi lavo i denti nel bagno in comune e crollo in un sonno profondo.

Ore 4, durante uno dei miei soliti risvegli notturni... avverto un tremolio abbastanza evidente, capisco subito che è un terremoto, ma per 5 secondi circa è più un movimento sussultorio (verticale) abbastanza strano... poi inizia subito un vero oscillare ondulatorio, 10 secondi circa, quarto grado né più né meno... poi stop. Niente di che, ma quel che basta per svegliarmi e farmi pensare "cazzo o sono io sfigato o a Tokyo la terra non è mai ferma!"
Nonostante questo però crollo subito a dormire nuovamente, niente può fermare il mio riposo...?

Ore 8, sveglia, solito caffè annacquato, biscotti, banana (quel che passa il convento...) doccia nel bagno pubblico tra giappoman stravaccati nella mega vasca di acqua calda, e via verso le vie Tokyesi!





La prima cosa che si nota nel centro di Tokyo è l'assembramento di palazzoni l'uno attaccati all'altro, sembra davvero una giungla di cemento, dai treni si nota ancora di più, poiché scorrono su binari rialzati a pochi passi dai palazzi, così da notare lo spazio minimo tra muro e muro e tra finestra e finestra.
Dopotutto, è l'unico modo per far vivere in quell'area decine di milioni di persone.
Lascio subito Shinjuku e mi avvio verso la periferia della città, dove ho appuntamento con alcuni amici.



Uscito dal centro di Tokyo, il treno percorre diversi quartieri popolari, con palazzoni appunto popolari e strutture tipicamente periferiche, il color cemento è la dominante del paesaggio, oltre al bianco della neve.
Arrivo in questo quartiere né carne né pesce, mi siedo in un locale e ordino dei noodle e un caffè in attesa che arrivino gli altri.
Karaoke!! Questo il piano... i miei amici in Giappone sanno che non ne vado matto, anzi quando posso lo evito molto volentieri! Ma devo dire che questa volta mi sono divertito, sarà che eravamo in pochi ma buoni, non chiusi in una stanza soffocante e piena di fumo... e sono riuscito anche ad esibirmi in un "con te partirò"! ;)




Abbandono in anticipo il party e corro verso la stazione di Tokyo, dove mi aspetta lo shinkansen... non vorrei perdere anche quest'ultimo modo per tornare a Kyoto!
Da fuori è davvero molto bello, impressiona quasi! Non ho avuto tempo per fotografarlo per sfortuna, ma su internet se ne trovano un sacco di foto:


Foto wikipedia

Dentro, a parte i posti comodissimi (1 ora di sonno meraviglioso) nessuna esperienza speciale, visto che la velocità credo sia la stessa dei freccia rossa... 
La cosa importante è che dopo 2 ore e mezza sono a Kyoto. Odissea finita! 

A posteriori, un bel ricordo! 


Nessun commento:

Posta un commento