sabato 2 novembre 2013

Dolce far niente (o meglio, il cazzeggio)

Dopo un venerdì con ben 2 test di giapponese (tesuto!), il sabato è dedicato al pieno relax, cosa che noi italiani sappiamo ben fare... giro in bici, spiedini di tonno come snack, sushi e tempura da supermercato come pranzo, giro per Shijo e Karasuma Dori (downtown di Kyoto), e tante foto un po' a cavolo, soprattutto alla gente durante la propria quotidianità e durante i propri pensieri.
Il momento più bello però è stato quando ho percorso in bici il viale lungo il palazzo imperiale, da visitare subito, e quando mi sono immerso, in notturna, per le stradine della parte "ricca" della città, in cui le case in raffinato stile tradizionale si avvicendano ad altre più occidentalizzanti.
Una cosa è mancata però, non mi stancherò mai di dirlo: un buon bar italiano, o meglio, i bar italiani (oltre ai veri caffè, l'atmosfera che vi si respira, unica al mondo).
Ma in fin dei conti, Kyoto è ogni giorno una sorpresa.













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