domenica 17 novembre 2013

Changing leaves, o meglio Momiji

La passione dei giapponesi per il cambiare delle stagioni, per l'ingiallire e l'arrossare delle foglie, per la fioritura dei ciliegi, e la caduta degli stessi fiori, si basa sul concetto di bellezza e caducità della natura.
Ciò che è bello dura poco tempo, è bello in quanto è mortale ed ha una fine... il godimento avviene quando siamo consapevoli che l'evento è fuori dal normale ed avviene per pochi istanti. In effetti, non c'è bisogno di andare fino in Giappone per sentir parlare di questo tema, Orazio scriveva il "Carpe Diem" 2000 anni fa circa, e prima ancora i greci amavano discutere di questo tema.


Ohara
Ohara
Arashiyama
Giardino del Tenryuu-Ji, Arashiyama

Se siamo solo un istante nell'infinito flusso spazio-temporale, perché complicarci la vita per niente? 
"Se continuiamo a pensare a tutti i modi in cui gli altri ci hanno tradito, deluso, ingannato o fatto arrabbiare, il nostro cuore sarà sempre pieno di odio. Impariamo a lasciare andare, ad essere felici." (Buddha)


Arashiyama
Tenryuu-Ji, Arashiyama
Tenryuu-Ji, Arashiyama
Arashiyama

"Wagliò ma vafangùl, ma tanda cazz, lascia fòtt!" (Zì rocc d'u Poggio).

1 commento:

  1. Cervello di Homer:
    “Gloria delle glorie,
    oh testamento celestiale della maestosità eterna della creazione divina!”
    Homer:
    “Santi maccheroni!”
    by Mimmoc'è

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