lunedì 27 gennaio 2014

Girare per Kyoto con giapponesi, vuol dire:



1. Pranzare in un tipicissimo "bistrot" in stile giapponese con alcuni tra i migliori piatti della tradizione. 
Sashimi di tonno, tamagoyaki (frittata alla giapponese) con pesce grigliato, zuppetta di fagioli (molto simile a quella italica), patate con strana salsetta, konnyaku, tofu, verdurine in salamoia, minuscoli pesciolini di cui non so il nome ma mi piacciono troppo, miso shiru, riso e the verde.





2. Sederti a chiacchierare sul tatami, da soli, mentre osservi le parete affrescate e ti godi la calma zen con cui il Giappone tradizionale ti avvolge.




3. Trovare giardini zen e aver voglia di tuffarti nelle onde del suo "mare".





4. Venire a sapere che quel simpatico panzone sarebbe un dio a cui si prega per avere più soldi, da ciò che ho capito, e che la passione dei giapponesi per la natura, come espressione delle diverse stagioni, la si trova ovunque.



Per la cronaca, le foto le ho fatte nel tempio chiamato "Chishakuin", mentre il pranzo in un locale nel quartiere di Gion, quello più antico, dove si trovano le Geisha per intenderci, e dove le case sono tutte come questa qui sopra.

Dovrò dedicare un capitolo a parte per questo fantastico quartiere...

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